Unioni Civili, Renzi bacchettato da Don Luciano: legge sì ma senza adozioni

Unioni Civili, Renzi bacchettato da Don Luciano legge sì ma senza adozioniMatteo Renzi sulle Unioni Civili deve incassare la bacchettata del suo parroco Don Luciano.

Don Luciano è il parroco di Pontassieve, il paese in cui vive il Premier. Renzi, da buon borghese “catto-di sinistra”, tutte le domeniche si reca in chiesa con la consorte.

La famigliola di solito preferisce la funzione di mezzogiorno. Ma il 31 gennaio Renzi era presente alla messa delle otto. Inevitabile chiedere al suo parroco la sua opinione sul decreto Cirinnà.

“Io dico che questa legge fa fare un passo avanti e che alla fine andava fatta. Altro discorso è quello sulle adozioni, sono due piani diversi”. Dice Don Luciano, che sulla stepchild adoption sembra avere le idee chiare:

“Che succede se due donne si mettono insieme, una adotta il figlio che l’altra ha avuto da una precedente relazione e poi si lasciano? Conosco un caso come questo e posso assicurare come nella realtà le cose siano molto più complicate di quanto si possa immaginare”.

E quando al parroco si fa notare che anche gli eterosessuali si lasciano, lui risponde: “Lo so bene. Ma se una donna adotta il figlio di un’altra e poi questo rapporto finisce e lei si sposa con un uomo e da lui ha un figlio, che cosa accade al figlio adottato?”.

“Bisogna pensarci molto attentamente. – Chiosa Don Luciano – Non vedo solo gli aspetti giuridici di queste vicende ma soprattutto quelli umani. Che possono essere drammatici”.