Dopo quante assenze intervengono gli assistenti sociali?
Gli assistenti sociali possono essere coinvolti dopo circa 25 giorni di assenze ingiustificate durante l’anno scolastico, oppure in caso di frequenti assenze non motivate che destano sospetti di abbandono scolastico o trascuratezza familiare. Ogni istituto ha un proprio protocollo, ma il riferimento normativo è la Legge n. 62/2011 e il D.Lgs. 62/2017.

Obbligo scolastico: cosa prevede la legge in Italia
In Italia l’istruzione è obbligatoria dai 6 ai 16 anni, come stabilito dal Decreto Legislativo 76/2005 e ribadito dal D.Lgs. 62/2017. Durante questo periodo, la famiglia ha la responsabilità legale di garantire la frequenza scolastica del minore.
Fonte: MIUR – Obbligo scolastico
L’obbligo include anche l’istruzione parentale, purché documentata e monitorata da prove annuali.
Quando le assenze diventano un problema legale
1. Assenze frequenti e non giustificate
Le scuole segnalano agli uffici di competenza (Dirigente Scolastico, Servizi Sociali, Tribunale per i Minorenni) in caso di:
- Assenze continuative superiori a 15 giorni senza certificato medico o giustificazione scritta.
- Superamento del limite di 25% di ore annue previste dal piano didattico.
2. Rischio di abbandono scolastico
Se il comportamento della famiglia mostra disinteresse per l’istruzione del figlio, o emergono segnali di trascuratezza, scatta la segnalazione ai Servizi Sociali, con possibili verifiche a domicilio.
Normativa di riferimento: art. 731 Codice Penale – Inosservanza dell’obbligo dell’istruzione.
Cosa succede quando intervengono gli assistenti sociali
● Valutazione del contesto familiare
Un assistente sociale o un educatore professionale valuta se l’assenza è legata a difficoltà familiari, economiche, sanitarie o problemi di esclusione sociale.
● Colloqui e piani di rientro
La famiglia viene convocata per chiarire la situazione. Spesso viene attivato un PEI (Piano Educativo Individualizzato) o un patto educativo con vincoli precisi di frequenza.
● Segnalazione al Tribunale per i Minorenni
In caso di persistenza, si può arrivare alla segnalazione all’autorità giudiziaria, che può disporre misure di tutela fino alla decadenza dalla responsabilità genitoriale, nei casi più gravi.
Il ruolo degli assistenti sociali non è punitivo, ma di tutela dei diritti del minore.
Esempio concreto: scuola primaria, 30 giorni di assenza
Una bambina di 8 anni in terza elementare ha accumulato 30 giorni di assenze in tre mesi, senza certificati medici. Dopo vari solleciti, la scuola ha inviato una segnalazione ai Servizi Sociali. Un educatore ha visitato la famiglia, rilevando condizioni di disagio economico e difficoltà logistiche. In collaborazione con i genitori, è stato attivato un sostegno educativo domiciliare per garantire la continuità scolastica.
Esercizio pratico per genitori
- Raccogli le giustificazioni scritte e i certificati medici per ogni assenza.
- Controlla quante ore totali ha perso tuo/a figlio/a rispetto al monte ore annuo.
- Se superano il 25% senza motivi gravi, richiedi un incontro con la scuola.
- Prepara un piano di rientro con orari flessibili, supporti o didattica personalizzata.
Come prevenire l’intervento dei Servizi Sociali
- Comunica sempre con la scuola, anche in caso di assenze legate a problemi familiari.
- Richiedi supporti educativi o psicologici se tuo/a figlio/a ha difficoltà.
- Coinvolgi i servizi territoriali (educatori, psicologi, mediatori) in anticipo.
- Fai richiesta scritta per eventuale istruzione parentale se l’inserimento scolastico è problematico.
Consulta il sito del tuo Comune o l’Ufficio Scolastico Regionale per le risorse disponibili.
Conclusione: dialogo prima della sanzione
Gli assistenti sociali intervengono per tutelare il diritto allo studio del minore, non per punire. Mantenere il dialogo con la scuola, motivare le assenze e coinvolgere i servizi competenti è il miglior modo per evitare problemi legali e sostenere la crescita educativa dei figli.
Fonti autorevoli consultate
- MIUR: https://www.miur.gov.it
- Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza: https://www.garanteinfanzia.org

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