Negli Stati Uniti, le infezioni respiratorie causate da virus stagionali continuano ad aumentare, secondo quanto riportato dai Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC). Con l’avvicinarsi delle festività natalizie, i dati indicano un’attività virale moderata, ma in crescita, con previsioni di picchi di ospedalizzazioni simili o inferiori rispetto allo scorso anno.

Influenza, COVID-19 e RSV: la situazione attuale
L’attività influenzale sta registrando un incremento significativo, mentre il COVID-19 si mantiene a livelli più bassi rispetto al passato. Tuttavia, il virus respiratorio sinciziale (RSV) resta a livelli elevati. Secondo le stime del CDC, il picco stagionale per il COVID-19 potrebbe verificarsi tra fine dicembre e inizio gennaio, a meno che non emergano nuove varianti con capacità di eludere l’immunità.
I dati più recenti sull’influenza, relativi alla settimana conclusasi il 13 dicembre, mostrano:
- Un aumento della positività ai test e delle visite ambulatoriali per sintomi simil-influenzali, che hanno raggiunto il 3,8%, superando il valore di riferimento nazionale del 3%.
- Nei laboratori di sanità pubblica, il 97% dei casi rilevati è attribuibile all’influenza A. Tra i sottotipi identificati, il 53,5% riguarda il ceppo H3N2, mentre il 46,2% è H1N1.
Anche i ricoveri ospedalieri per influenza sono in crescita, con tassi particolarmente elevati tra gli anziani di età superiore ai 75 anni. Due stati, Louisiana e Oregon, segnalano un’attività influenzale molto elevata, mentre 13 stati, principalmente nel sud e nell’ovest, riportano livelli alti.
Decessi pediatrici e previsioni sulla diffusione delle varianti
Sono stati segnalati due nuovi decessi pediatrici correlati all’influenza, portando il totale a quattro dall’inizio della stagione. Un caso è stato causato da un virus influenzale A non sottotipizzato, mentre l’altro è attribuibile all’influenza B.
Per quanto riguarda il COVID-19, i livelli di rilevamento nelle acque reflue, la positività ai test e le visite al pronto soccorso sono in aumento, con una concentrazione più alta nel Midwest. Dall’1 ottobre, si stimano tra 72.000 e 120.000 ricoveri ospedalieri e tra 8.200 e 13.000 decessi correlati al virus.
Crescono le varianti emergenti: XEC domina la scena
Secondo le proiezioni del CDC, la variante XEC è attualmente la più diffusa, rappresentando il 45% dei nuovi casi. Un’altra variante in crescita, LP.8.1, è passata dal 4% all’8% in due settimane, evidenziando un andamento da monitorare.
Raccomandazioni per la stagione invernale
Con l’aumento delle infezioni respiratorie, il CDC consiglia di mantenere alta l’attenzione adottando misure preventive, come la vaccinazione contro l’influenza e il COVID-19, l’uso di mascherine in ambienti chiusi affollati e una corretta igiene delle mani. Monitorare i sintomi e rivolgersi tempestivamente a un medico in caso di necessità rimane fondamentale per limitare la diffusione dei virus durante le festività.
Con l’arrivo del picco stagionale, essere preparati e seguire le indicazioni sanitarie è il modo migliore per proteggersi e tutelare la salute collettiva.