Snooze e sonno: perché rimandare la sveglia fa più male che bene

Antonio Capobianco

Se ogni mattina ti ritrovi a rimandare la sveglia più volte sperando di guadagnare “altri cinque minuti di sonno”, sappi che non sei solo. Ma questa abitudine così diffusa potrebbe, in realtà, peggiorare la qualità del tuo riposo. Secondo un nuovo studio pubblicato su Scientific Reports, più della metà delle persone nel mondo utilizza il tasto snooze, ma i benefici che ne derivano sono discutibili.

Snooze e sonno perché rimandare la sveglia fa più male che bene

Lo snooze è davvero così comune?

I ricercatori del Brigham and Women’s Hospital, in collaborazione con l’app per il monitoraggio del sonno SleepCycle, hanno analizzato oltre 3 milioni di sessioni di sonno da parte di più di 21.000 utenti globali. Il risultato? In circa il 56% dei casi, le persone hanno premuto almeno una volta il tasto snooze, con una media di 10,8 minuti di “sonno extra” per sessione.

Le donne hanno mostrato una tendenza leggermente più marcata a posticipare la sveglia rispetto agli uomini (2,5 vs 2,3 volte in media). Inoltre, nei giorni feriali il fenomeno è più frequente rispetto ai weekend – segno che il disagio mattutino è particolarmente legato alla routine lavorativa.

Tra i Paesi più inclini allo snooze ci sono Stati Uniti, Svezia e Germania, mentre in Giappone e Australia si registra un minor utilizzo.

Il sonno post-snooze è davvero utile?

Molti pensano che quei minuti in più aiutino a sentirsi più riposati, ma gli esperti non sono d’accordo. Secondo Rebecca Robbins, ricercatrice presso la Divisione di Medicina del Sonno del Brigham and Women’s Hospital, “il sonno ottenuto tra uno snooze e l’altro è frammentato, leggero e interrompe le fasi più importanti del riposo”.

Infatti, nelle ore che precedono il risveglio, il nostro cervello attraversa principalmente la fase REM (Rapid Eye Movement), essenziale per la memoria, la concentrazione e la regolazione emotiva. Premere ripetutamente snooze interrompe questo processo e può causare maggiore stanchezza e confusione mentale al risveglio, un fenomeno noto come inerzia del sonno.

Dormire meglio senza snooze: i consigli degli esperti

Gli esperti della Sleep Foundation e della American Academy of Sleep Medicine suggeriscono alcuni accorgimenti per migliorare la qualità del sonno ed evitare il bisogno di premere snooze:

  • Vai a dormire e svegliati sempre alla stessa ora, anche nei fine settimana.
  • Evita gli schermi e le luci artificiali almeno un’ora prima di coricarti.
  • Mantieni la stanza buia, silenziosa e fresca.
  • Soprattutto: imposta la sveglia solo quando sai che devi alzarti davvero.

Come ribadisce Robbins, “l’approccio migliore è impostare la sveglia il più tardi possibile e poi impegnarsi ad alzarsi al primo suono. Così si rispetta il ciclo naturale del sonno e si inizia la giornata con maggiore energia”.

Conclusione

Premere snooze può sembrare un piccolo gesto innocuo, ma può avere un impatto concreto sulla qualità del sonno e sulle performance cognitive del giorno successivo. La tentazione di posticipare il risveglio è comprensibile, ma imparare ad alzarsi al primo suono è una delle chiavi per iniziare la giornata con il piede giusto.


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