Stress lavoro correlato e obblighi del datore di lavoro

Antonio Capobianco

Lo stress lavoro-correlato è una tematica molto importante nel contesto della salute e sicurezza sul lavoro, regolamentata in Italia principalmente dal D.Lgs. 81/2008 (Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro). Questo decreto prevede specifici obblighi per il datore di lavoro al fine di prevenire e gestire lo stress correlato al lavoro. Ecco un quadro generale:

Stress lavoro correlato e obblighi del datore di lavoro
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1. Valutazione del rischio stress lavoro-correlato

Il datore di lavoro è obbligato a:

  • Effettuare una valutazione dei rischi che includa anche i rischi psicosociali, come lo stress lavoro-correlato.
    • Questa valutazione deve essere integrata nel Documento di Valutazione dei Rischi (DVR).
    • La metodologia per la valutazione dello stress lavoro-correlato deve seguire le indicazioni fornite dalla Commissione Consultiva Permanente, che prevede:
      • Fase preliminare: Analisi di indicatori oggettivi e verificabili (es. assenze per malattia, turnover, infortuni sul lavoro, segnalazioni dei lavoratori).
      • Fase approfondita (se necessaria): Approfondimenti tramite strumenti come questionari, focus group, interviste o osservazioni sul clima lavorativo.

2. Prevenzione e gestione dello stress

Il datore di lavoro deve:

  • Adottare misure preventive per eliminare o ridurre i fattori di rischio che possono causare stress.
    • Esempi: migliorare l’organizzazione del lavoro, pianificare meglio i carichi lavorativi, favorire una comunicazione più chiara tra i ruoli aziendali.
  • Assicurarsi che l’ambiente di lavoro favorisca il benessere psicofisico dei lavoratori.
  • Prevedere interventi correttivi laddove emerga un rischio di stress lavoro-correlato.

3. Formazione e informazione

  • Il datore di lavoro è tenuto a informare e formare i lavoratori sui rischi legati allo stress lavoro-correlato e sulle misure adottate per prevenirlo.
  • Deve garantire che i dipendenti conoscano i canali attraverso cui possono segnalare eventuali situazioni di disagio.

4. Consultazione dei rappresentanti dei lavoratori

  • Il datore di lavoro deve consultare il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) durante la valutazione del rischio stress lavoro-correlato e nella definizione delle misure di prevenzione.

5. Monitoraggio continuo

  • La valutazione e le misure adottate devono essere periodicamente riesaminate per garantire che siano ancora efficaci.
  • Eventuali cambiamenti significativi nell’organizzazione aziendale (es. ristrutturazioni, nuove modalità di lavoro, pandemia) richiedono una revisione della valutazione.

Conseguenze della mancata attuazione

La mancata valutazione e gestione dello stress lavoro-correlato può comportare:

  • Sanzioni penali e amministrative per il datore di lavoro.
  • Danni reputazionali per l’azienda.
  • Eventuali azioni legali da parte dei lavoratori che subiscono danni alla salute causati da stress non gestito.
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