“Era venuto per vivere in pace, ha trovato la morte”: a Fermo si sono celebrati i funerali di Emmanuel Namdi.
Il Duomo di Fermo era gremito per i funerali del richiedente asilo nigeriano ucciso martedì scorso in maniera vigliacca, dopo che Amedeo Mancini, un facinoroso tifoso della Fermana, aveva insultato pesantemente la moglie e lui stesso.
Presenti il Ministro Maria Elena Boschi e il Presidente della Camera Laura Boldrini. Un atto sentito e dovuto, soprattutto dopo che il governo era stato pesantemente criticato dalla Lega, in quanto non ha partecipato ai funerali degli Italiani uccisi a Dacca.
Sul manifesto funebre si legge la scritta: “Era venuto per vivere in pace, ha trovato la morte. Che dal cielo ci liberi dalle cattiverie umane”.
Monsignor Vinicio Albanesi, che aveva ospitato Emmanuel e la consorte, ha detto, riferito all’aggressore: “E’ una vittima anche lui, e se qualcuno lo avesse aiutato a controllare la sua istintività, la sua aggressività, avrebbe fatto bene”.
Francamente un giustificazionismo, un buonismo che non condividiamo.
Se qualcuno è cattivo, il ragionamento che la colpa è sempre della società non convince. Comunque, Don Vinicio, ha aggiunto: “Noi perdoniamo tutti”.
E questo è forse il vero grande problema del nostro Paese da duemila anni a questa parte.