Accade in Spagna: un neonato di undici mesi alimentato con il latte di mandorla da genitori vegani, si ammala di scorbuto.
Lo scorbuto è una malattia che si manifesta in carenza di Vitamina C e di altri vitamine e sali minerali.
Essere vegani è una scelta ideologica che non si può contestare. Ognuno sceglie di alimentarsi come crede. Ma questo non significa non tenere conto di quanto necessita al proprio organismo.
I genitori vegani di València che hanno scelto di crescere il figlio secondo la loro ideologia, si possono considerare incoscienti? No. Forse solo un po’ inesperti e mal consigliati, visto che è stato il loro pediatra a suggerire la sostituzione del latte animale con il più vegetale latte di mandorla.
In ogni caso, non è necessario avere la laurea o essere esperti nutrizionisti per sapere che il latte di mandorla non è una bevanda equilibrata e nutrizionalmente adatta ai neonati.
E non va bene nemmeno per i piccoli di undici mesi, di solito, già svezzati. Il latte di mandorle, infatti, non contiene il quantitativo di proteine, grassi, sali minerali e vitamine fondamentali, atto a garantire una corretta crescita del bambino.
Quando non si allatta al seno, si consiglia di utilizzare nei primi mesi di vita il latte formulato. In questo si ritrovano, infatti, tutti i nutrienti che servono al neonato.
Il latte di mandorla senza l’aggiunta di zucchero, è ottimo per i bambini più grandi e adulti ma non può bastare alla dieta di un neonato.
A curare il bambino spagnolo dallo scorbuto, sono stati i ricercatori dell’Università di València i quali hanno pubblicato un articolo sulla rivista Pediatric.
Nell’articolo gli esperti focalizzano l’attenzione sul fatto che le bevande vegetali non sono un alimento completo e quindi non possono sostituire il latte materno o il latte formulato almeno per tutto il primo anno di vita.