Proprio per non riconoscere la gravità di un virus, il cui contagio poteva essere fermato fin da subito con qualche accortezza in più, l’Italia si ritrova ad essere un paese paralizzato, sull’orlo di una crisi sociale, sanitaria ed economica senza precedenti.
Naturalmente l’epidemia non sta risparmiando praticamente nessun paese ed è arrivata anche oltreoceano.
Eppure l’America rischia di replicare gli errori nostrani e la colpa è tutta del suo presidente: Donald Trump infatti si ostina a minimizzare i rischi.

“Lo scorso anno 37 mila americani sono morti per la comune influenza. La media è tra i 27.000 e i 70.000 per anno. Nulla viene chiuso, la vita e l’economia vanno avanti. In questo momento ci sono 546 casi confermati di coronavirus, con 22 morti. Pensate a questo!”, ha twittato.
Il messaggio è chiaro: Trump non ha intenzione di bloccare nessuna attività, né di limitare la libertà di movimento dei cittadini americani.
La sua si rivelerà una scelta saggia o scellerata? Lo sapremo molto presto, sperando di non dover aggiungere “purtroppo”.

Autore e articolista con una passione per l’informazione chiara, verificata e accessibile. Scrivo per aiutare i lettori a orientarsi tra notizie, approfondimenti e curiosità che contano davvero. Mi occupo di attualità, tecnologia, cultura digitale e tutto ciò che ha un impatto reale sul nostro quotidiano. Il mio obiettivo? Offrire contenuti utili, ben documentati e scritti con un linguaggio semplice ma autorevole.